Tiroidite di Hashimoto
La tiroidite è una condizione che si verifica quando la tiroide, una ghiandola situata alla base del collo, si infiamma a causa di un’aggressione da parte del sistema immunitario, di un’infezione o di altri fattori. La tiroide produce ormoni che regolano il metabolismo, la crescita e lo sviluppo del corpo. Quando la tiroide si infiamma, la sua funzione può essere alterata, portando a un eccesso o a una carenza di ormoni tiroidei nel sangue. Questo può causare vari sintomi, come gozzo, fatica, aumento o perdita di peso, alterazioni del ciclo mestruale, depressione, problemi di memoria, ecc.
Esistono diversi tipi di tiroidite, che si distinguono in base alla causa, al decorso e ai sintomi.
La tiroidite di Hashimoto, la forma più comune, è una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario comincia a produrre ormoni anti tiroide che attaccano per errore la tiroide, causando una riduzione della produzione di ormoni tiroidei (ipotiroidismo). I sintomi possono includere ingrossamento della stessa ghiandola, stanchezza, fatica, aumento del battito cardiaco, secchezza della cute, stitichezza, aumento di peso corporeo, periodi mestruali irregolari e depressione.
Correlazione tra tiroidite e vitamina D
La vitamina D è un ormone steroideo che regola diverse funzioni dell’organismo, tra cui il sistema immunitario. Alcuni studi hanno evidenziato una possibile correlazione tra bassi livelli di vitamina D e la tiroidite di Hashimoto, ma i risultati non sono ancora conclusivi. In generale, si ritiene che la vitamina D possa avere un ruolo protettivo e terapeutico nelle malattie autoimmuni, tra cui la tiroidite di Hashimoto, in quanto può modulare la risposta immunitaria e ridurre l’infiammazione della tiroide.
Uno studio molto recente ha messo in evidenza il ruolo terapeutico della vitamina D. Lo studio ha mostrato che bassi livelli sierici di 25(OH)D in pazienti con Hashimoto erano correlati con alti livelli di anticorpi anti-perossidasi (Anti-TPO) e DOPO 4 MESI di integrazione con Vitamina D in pazienti si è verificata una riduzione significativa dei livelli sierici di Anti-TPO.
Altri studi hanno messo in evidenza il suo ruolo protettivo. gli studi sono stati condotti su ragazze giovani durante l’età dello sviluppo, queste giovani donne avevano tiroidite in corso e bassi valori di vitamina d. Dopo integrazione la tiroidite è completamente regredita evitando che potesse manifestarsi come patologia cronica.
il mio consiglio è quello di aggiungere, al prossimo controllo ematico, oltre agli ormoni della tiroide fai aggiungere la valutazione sierica di 25(OH)D, PTH, anticorpi antitiroidei, omocisteina, Vit b12 e folati.
Consigli nutrizionali
Sia per pazienti con tiroidite autoimmune che per soggetti con semplice ipotiroidismo che fanno terapia sostitutiva sono da eliminare dalla dieta:
- le brassicacee: broccoli, cavolfiore, cavoli, verza, rapa, ravanelli e rucola (attenti al minestrone comprato!);
- frutta secca oleosa: arachidi, mandorle, anacardi, noci e pinoli (attenti al pesto!).