Nutrizionista Cosenza – Dott.ssa Chiara Palermo

Consigli per una sana e corretta alimentazione, lezioni di educazione alimentare, nutrizione clinica, dieta chetogenetica, test intolleranze alimentari

Infertilità

Sono in crescita le coppie che si trovano ad affrontare problematiche di infertilità. Secondo le ultime stime ISTAT, solo in Italia sono ogni anno tra le 60.000 e le 80.000, rappresentando all’incirca il 20-25% delle 300.000 nuove unioni. Un dato confermato anche dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) che attesta il fenomeno in circa il 15-20% di coppie nei paesi industriali avanzati.

LE CAUSE

Le cause dell’infertilità, sia femminile che maschile, sono numerose e di diversa natura. Possono essere correlate a specifiche patologie – quali obesità (che specie nel maschio possono influenzare anche erezione e libido), infezioni da malattie a trasmissione sessuale (sifilide, gonorrea, chlamydia), endometriosi, policisti ovarica – ma anche a fattori sociali (la ricerca di un figlio in tarda età) o allo scorretto stile di vita (l’uso di droghe, l’abuso di alcool, il fumo, le condizioni lavorative, l’inquinamento). Fra quest’ultima serie di fattori, un ruolo importante ha anche l’alimentazione. Come migliorarla, che dieta seguire per pervenire l’infertilità?

INFERTILITA’ FEMMINILE – Al fine di favorire la fertilità non si può prescindere dallo stile di vita e dall’alimentazione che sono le basi non solo per la salute generale e ginecologica della donna, ma anche, in caso di gravidanza, per la salute ed il corretto sviluppo del feto.

I fattori nutrizionali più generali che possono favorire la fertilità.   Ogni dieta ‘in rosa’ dovrebbe prevedere:

  • la supplementazione di ferro eme (una componente dell’emoglobina e di altre proteine contenuto in piccola parte nel ferro alimentare) derivato da prodotti animali, quali la carne, e di ferro non-eme derivato da alimenti di origine vegetale, latte e simili
  • il consumo di proteine di origine vegetale, in particolare di legumi, e di cereali integrali (pane, pasta e riso, farro, orzo ecc).
  • il corretto apporto di vitamine
  • il consumo di carne (variare  eprediligere carni bianche) non più di 5 volte a settimana, alternato a pesce e legumi, una porzione di verdura ad ogni pasto e circa tre frutti al giorno
  • l’utilizzo di olio extra vergine di oliva a crudo, integrato con piccole quantità di olio di semi
  • il rispetto del fabbisogno giornaliero di acido folico, presente in particolare nelle verdure a foglia verde scuro, da addizionare quando necessario e sotto prescrizione medica con integratori nutrizionali

per non aumentare il rischio di infertilità, occorre fare attenzione:

  • al consumo di latte sia intero che parzialmente o scremato.
  • al consumo di soia e di tutti i prodotti che la contengono
  • al consumo di grassi saturi, presenti prevalentemente nei grassi di origine animale (burro, lardo, strutto) a discapito dell’apporto di carboidrati e grassi insaturi.
  • al consumo di alimenti di produzione industriale

Tutto dipende dall’insulina

I Carboidrati fanno alzare e abbassare il tasso di insulina nel sangue. La produzione di insulina condiziona a sua volta tutto l’asse ormonale, compreso quello degli ormoni sessuali femminili e il processo di ovulazione. E’ necessario fare attenzione all’indice glicemico degli alimenti e al corretto abbinamento dei nutrienti in essi contenuti. Saper abbinare in maniera consapevole i carboidrati consente di mantenere la calma insulinica e, dunque, l’equilibrio degli assi ormonali.

Infertilità

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