Nutrizionista Cosenza – Dott.ssa Chiara Palermo

Consigli per una sana e corretta alimentazione, lezioni di educazione alimentare, nutrizione clinica, dieta chetogenetica, test intolleranze alimentari

Alimentazione e Gravidanza

1_ ASPETTI FISIOLOGICI IN GRAVIDANZAimagesCAREYRPB

La gravidanza è un processo fisiologico caratterizzato da modificazioni reversibili a carico di organi e vie metaboliche materne a partire dal I° trimestre. Si ha un ↑ (aumento) del 50 % del volume plasmatico con un ↑ parallelo del 20 % della quantità di emoglobina (Hb), un ↑ di estrogeni, progesterone e di altri ormoni placentari come la somatomammotrofina corionica. Inoltre, si ha ↑ della gittata cardiaca con picco a 28 settimane, accumulo di liquidi a livello interstiziale, cambiamenti a carico della funzionalità renale (↑ del tasso di filtrazione), ↑ della motilità gastrointestinale e genitourinaria. Altre alterazioni biochimiche (sia a livello plasmatico che urinario) sono ↓ (diminuizione) dello stato marziale, ↓ della vitamina C, di folati e vitamina B12 sierica, forte ↓ dell’albumina sierica, ↑ dei globuli bianchi, ↑ della riboflavina urinaria, ↑ del carotene sierico, ↑ dell’insulina plasmatica, ↑ di T3 e T4 plasmatici, ↑ dell’intolleranza glucidica, ↑ dell’assorbimento di Ca2+ e Fe, ↑ della ritenzione d’azoto (anabolismo), ↑ di trigliceridi, colesterolo e fibrinogeno.

2_ GUADAGNO DI PESO IN GRAVIDANZA

L’aumento di peso corporeo materno è associato all’azione di diversi ormoni che attraverso diversi meccanismi inducono ad un aumento di acqua, di depositi di grasso e massa corporea. Il guadagno di peso di una prima gravidanza sana deve essere di 12,5 Kg che devono comprendere sia i prodotti del concepimento (feto, liquido amniotico, placenta) sia l’accrescimento dei tessuti materni.

Nel I° trimestre l’aumento ponderale deve essere lento e quasi nullo.

Nel II° e III° trimestre l’incremento deve essere costante e lineare, e deviazione della linearità indicano problemi:

–          Accelerazioni: ritenzione idrica (edema gestoico)

–          Rallentamenti: probabile ritardo dello sviluppo fetale.

Nel I° trimestre l’aumento ponderale interessa maggiormente l’organismo materno, nel II° e III° trimestre l’incremento interessa  il feto e la placenta.

L’AUMANTO DI PESO E’ STRETTAMENTE DIPENDENTE DAL BMI PRE-GRAVIDICO

BMI bassa                              < 19,8                   ↑ ponderale     di     12,5- 18 Kg
BMI normale                         19,8- 25                   ↑ ponderale di      11,5- 16 Kg
BMI alta                                  > 25-29                  ↑ ponderale di       7- 11,5 Kg

Se consideriamo una donna normopeso con un incremento di 12,5 Kg, di questi 6 Kg sono rappresentati dal feto, placenta e liquido amniotico (infatti si perdono subito dopo il parto) e gli altri 6.5 Kg dall’aumento dei tessuti materni (incluso sangue e tessuto adiposo) che verranno utilizzati successivamente dall’organismo per la produzione di latte.

Le donne in sovrappeso vanno incontro a problemi quali, problemi fisici nel parto, infatti ricorrono al  taglio cesario; ma  possono andare incontro anche a  ipertensione (durante l’atto del parto con rischi sul neonato) e al diabete mellito gestazionale (condizione molto comune ma che rientra dopo il parto).

Si è stimato che l’aumentato fabbisogno nutrizionale, si aggiri a circa 74.000 Kcal dovuti alla produzione di nuovi tessuti, all’accrescimento del feto, al maggior lavoro cardiaco, polmonare, renale ed ad un aumentato metabolismo.

3_ VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE MATERNO

All’inizio della gravidanza è importante eseguire una screening biochimico nutrizionale. Si inizia con l’esame antropometrico (peso, altezza, pliche cutanee) per evidenziare eventuali alterazioni da deficit di micro e macro nutrienti seguito dall’indagine dell’in take alimentare materno con opportuni test alimentari ”Food Frequency Questionaire”. Lo screening biochimico nutrizionale è effettuato tramite: dosaggio plasmatico di elettroliti (Na+, K+, Ca++, Mg++, Cl-, HCO3, HPO4, SO4) glucosio, lipidi, colesterolo, enzimi epatici, azotemia, albumina, Hb e ferritina. Se l’in take individuale è inferiore al 70%  si instaura una ↓ di albumina, Hb e ferritina, mentre altri segni clinici precoci da deficit nutrizionali possono essere lesioni gengivali associate a ipovitaminosi C, lesioni cutanee o oculari ad ipovitaminosi A o ipotrofia della tiroide per deficit di iodio alimentare che causa al feto ipotiroidismo e severo ritardo mentale.

4_FABBISOGNO NUTRIZIONALE

Secondo la Food and Nutrition Board (2000):

I° TRIMESTRE     nessun incremento

II° TRIMESTRE    340Kcal/die

III° TRIMESTRE   453 Kcal/die

Il peso del neonato è poco influenzato dall’assunzione energetica materna; in caso di deficit il feto è protetto a spese della madre.

5_FABBISOGNO PROTEICO (LARN)

E’ richiesto un incremento proteico pari a 6,0 g/die.

6_ VITAMINE E SALI MINERALI

Tra le vitamine vanno incrementate in particolar modo (necessariamente) vitamina B12 e acido folico (vitamina B9) che rientrano nella sintesi di glubuli rossi (sintesi di Hb).

La vitamina B12: fonti alimentari di origine animale.

Acido folico: fonti quali fegato, vegetali a foglia larga, lievito, legumi, frumento integrale.

L’acido folico oltre che per i globuli rossi, è importante per lo sviluppo del sistema nervoso ed è implicato nella regolazione dell’espressione genica che agisce a livello embrionale con abbassamento del rischio di anomalie congenite. L’acido folico viene sempre supplementato (500-800 mg/die). Nelle gravidanze programmate si assume anche mesi prima per favorire lo sviluppo fetale.

Il fabbisogno di calcio aumenta di 400 mg/die rispetto alle normali necessità. La copertura di calcio è garantita dal consumo di latte e derivati (meglio se magri), ma anche di acqua minerale arricchita in calcio facendo attenzione alla scritta “calcio altamente assimilabile dall’organismo”. Per un ottimale assorbimento del calcio è fondamentale la vitamina D.

Il ferro deve essere tenuto sotto controllo ed incrementato. Fonti di ferro sono: carne e pesce da consumare associate a verdure ricche in antiossidanti che favoriscono l’assorbimento di ferro e preferire succo di limone e olio di oliva come condimento. Il fabbisogno di ferro aumenta di 12 mg/die rispetto alle normali necessità,  fino a 30 mg/die.

Zinco, sodio e acido arachidonico facilitano la formazione della retina e delle membrane cerebrali con possibilità di migliorare le capacità visive e cognitive.

7_ REGOLE ALIMENTARI IN GRAVIDANZA

ALCOOL: non ammesso (raramente solo mezzo bicchiere di vino o di birra)

CAFFE’: 1 tazzina/die

VARIARE GLI ALIMENTI

PORRE CURA NELLA SCELTA DI ALIMENTI FRESCHI

PICCOLI PASTI FREQUENTI (sei pasti per evitare formazione di corpi chetonici)

EVITARE INSACCATI E VERDURE NON BEN LAVATE

DOLCI: non ammessi

RIDURRE IL SALE

Alimentazione e Gravidanza

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