1_ ASPETTI FISIOLOGICI IN GRAVIDANZA
La gravidanza è un processo fisiologico caratterizzato da modificazioni reversibili a carico di organi e vie metaboliche materne a partire dal I° trimestre. Si ha un ↑ (aumento) del 50 % del volume plasmatico con un ↑ parallelo del 20 % della quantità di emoglobina (Hb), un ↑ di estrogeni, progesterone e di altri ormoni placentari come la somatomammotrofina corionica. Inoltre, si ha ↑ della gittata cardiaca con picco a 28 settimane, accumulo di liquidi a livello interstiziale, cambiamenti a carico della funzionalità renale (↑ del tasso di filtrazione), ↑ della motilità gastrointestinale e genitourinaria. Altre alterazioni biochimiche (sia a livello plasmatico che urinario) sono ↓ (diminuizione) dello stato marziale, ↓ della vitamina C, di folati e vitamina B12 sierica, forte ↓ dell’albumina sierica, ↑ dei globuli bianchi, ↑ della riboflavina urinaria, ↑ del carotene sierico, ↑ dell’insulina plasmatica, ↑ di T3 e T4 plasmatici, ↑ dell’intolleranza glucidica, ↑ dell’assorbimento di Ca2+ e Fe, ↑ della ritenzione d’azoto (anabolismo), ↑ di trigliceridi, colesterolo e fibrinogeno.
2_ GUADAGNO DI PESO IN GRAVIDANZA
L’aumento di peso corporeo materno è associato all’azione di diversi ormoni che attraverso diversi meccanismi inducono ad un aumento di acqua, di depositi di grasso e massa corporea. Il guadagno di peso di una prima gravidanza sana deve essere di 12,5 Kg che devono comprendere sia i prodotti del concepimento (feto, liquido amniotico, placenta) sia l’accrescimento dei tessuti materni.
Nel I° trimestre l’aumento ponderale deve essere lento e quasi nullo.
Nel II° e III° trimestre l’incremento deve essere costante e lineare, e deviazione della linearità indicano problemi:
– Accelerazioni: ritenzione idrica (edema gestoico)
– Rallentamenti: probabile ritardo dello sviluppo fetale.
Nel I° trimestre l’aumento ponderale interessa maggiormente l’organismo materno, nel II° e III° trimestre l’incremento interessa il feto e la placenta.
L’AUMANTO DI PESO E’ STRETTAMENTE DIPENDENTE DAL BMI PRE-GRAVIDICO
BMI bassa < 19,8 ↑ ponderale di 12,5- 18 Kg BMI normale 19,8- 25 ↑ ponderale di 11,5- 16 Kg BMI alta > 25-29 ↑ ponderale di 7- 11,5 Kg Se consideriamo una donna normopeso con un incremento di 12,5 Kg, di questi 6 Kg sono rappresentati dal feto, placenta e liquido amniotico (infatti si perdono subito dopo il parto) e gli altri 6.5 Kg dall’aumento dei tessuti materni (incluso sangue e tessuto adiposo) che verranno utilizzati successivamente dall’organismo per la produzione di latte. Le donne in sovrappeso vanno incontro a problemi quali, problemi fisici nel parto, infatti ricorrono al taglio cesario; ma possono andare incontro anche a ipertensione (durante l’atto del parto con rischi sul neonato) e al diabete mellito gestazionale (condizione molto comune ma che rientra dopo il parto). Si è stimato che l’aumentato fabbisogno nutrizionale, si aggiri a circa 74.000 Kcal dovuti alla produzione di nuovi tessuti, all’accrescimento del feto, al maggior lavoro cardiaco, polmonare, renale ed ad un aumentato metabolismo. 3_ VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE MATERNO All’inizio della gravidanza è importante eseguire una screening biochimico nutrizionale. Si inizia con l’esame antropometrico (peso, altezza, pliche cutanee) per evidenziare eventuali alterazioni da deficit di micro e macro nutrienti seguito dall’indagine dell’in take alimentare materno con opportuni test alimentari ”Food Frequency Questionaire”. Lo screening biochimico nutrizionale è effettuato tramite: dosaggio plasmatico di elettroliti (Na+, K+, Ca++, Mg++, Cl-, HCO3, HPO4, SO4) glucosio, lipidi, colesterolo, enzimi epatici, azotemia, albumina, Hb e ferritina. Se l’in take individuale è inferiore al 70% si instaura una ↓ di albumina, Hb e ferritina, mentre altri segni clinici precoci da deficit nutrizionali possono essere lesioni gengivali associate a ipovitaminosi C, lesioni cutanee o oculari ad ipovitaminosi A o ipotrofia della tiroide per deficit di iodio alimentare che causa al feto ipotiroidismo e severo ritardo mentale. 4_FABBISOGNO NUTRIZIONALE Secondo la Food and Nutrition Board (2000): I° TRIMESTRE nessun incremento II° TRIMESTRE 340Kcal/die III° TRIMESTRE 453 Kcal/die Il peso del neonato è poco influenzato dall’assunzione energetica materna; in caso di deficit il feto è protetto a spese della madre. 5_FABBISOGNO PROTEICO (LARN) E’ richiesto un incremento proteico pari a 6,0 g/die. 6_ VITAMINE E SALI MINERALI Tra le vitamine vanno incrementate in particolar modo (necessariamente) vitamina B12 e acido folico (vitamina B9) che rientrano nella sintesi di glubuli rossi (sintesi di Hb). La vitamina B12: fonti alimentari di origine animale. Acido folico: fonti quali fegato, vegetali a foglia larga, lievito, legumi, frumento integrale. L’acido folico oltre che per i globuli rossi, è importante per lo sviluppo del sistema nervoso ed è implicato nella regolazione dell’espressione genica che agisce a livello embrionale con abbassamento del rischio di anomalie congenite. L’acido folico viene sempre supplementato (500-800 mg/die). Nelle gravidanze programmate si assume anche mesi prima per favorire lo sviluppo fetale. Il fabbisogno di calcio aumenta di 400 mg/die rispetto alle normali necessità. La copertura di calcio è garantita dal consumo di latte e derivati (meglio se magri), ma anche di acqua minerale arricchita in calcio facendo attenzione alla scritta “calcio altamente assimilabile dall’organismo”. Per un ottimale assorbimento del calcio è fondamentale la vitamina D. Il ferro deve essere tenuto sotto controllo ed incrementato. Fonti di ferro sono: carne e pesce da consumare associate a verdure ricche in antiossidanti che favoriscono l’assorbimento di ferro e preferire succo di limone e olio di oliva come condimento. Il fabbisogno di ferro aumenta di 12 mg/die rispetto alle normali necessità, fino a 30 mg/die. Zinco, sodio e acido arachidonico facilitano la formazione della retina e delle membrane cerebrali con possibilità di migliorare le capacità visive e cognitive. 7_ REGOLE ALIMENTARI IN GRAVIDANZA ALCOOL: non ammesso (raramente solo mezzo bicchiere di vino o di birra) CAFFE’: 1 tazzina/die VARIARE GLI ALIMENTI PORRE CURA NELLA SCELTA DI ALIMENTI FRESCHI PICCOLI PASTI FREQUENTI (sei pasti per evitare formazione di corpi chetonici) EVITARE INSACCATI E VERDURE NON BEN LAVATE DOLCI: non ammessi RIDURRE IL SALE |